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sabato 25 gennaio 2020

Visualizzare il movimento è apprendimento.






Nella pratica della visualizzazione, si cerca di ottenere attraverso un processo esclusivamente mentale, la realizzazione di un movimento.
Così nella danza assistiamo al consolidamento dei movimenti e delle parti tecniche attraverso prove pratiche a cui seguono o precedono momenti di concentrazione in cui il ballerino  "evoca" i passaggi esecutivi prima di entrare in azione.
Questo processo è a tutti gli effetti un modello allenante,  la sua applicazione deve trovare il giusto spazio non solo come fase rapida e transitoria durante le lezioni, ma quanto più frequentemente possibile.
Quanto conta è stabilire un contatto mentale tra l'azione tecnica e il pensiero esecutivo.
Il primo aspetto da considerare è di tipo Fisico, quindi l'immagine deve basarsi sulla "fisicità", ovvero se devo pensare al movimento, dovrò considerarne tutti gli effetti sul mio corpo, comprese le risposte fisiologiche, i segnali cinestesici e le relative sensazioni a carico dei muscoli, non solo, ma per aderire meglio alla realtà, anche l'abbigliamento dovrà essere quello utilizzato durante le lezioni.
Il secondo aspetto è ambientale, dovrò trovarmi nell'ambiente di lavoro e se questo non fosse possibile, potrò utilizzare dei sostituivi, quali foto o video ritraenti la location.
Il terzo aspetto è il compito da svolgere, il "cosa fare" e il livello tecnico da perfezionare.
Il quarto aspetto è il "timing esecutivo" ovvero il tempo di esecuzione, il quale dovrebbe aderire alla realtà dell'azione, occorre uno sforzo mentale per immaginare i giusti tempi esecutivi. Molto spesso mi sono riferito al movimento al rallentatore, in modo da far intervenire il soggetto sul perfezionamento e sulla correzione di eventuali difetti stilistici.
Il quarto aspetto è l'apprendimento, ovvero la capacità di utilizzare questo metodo per apprendere il giusto movimento. Non è un percorso immediato e facile, in quanto spesso "l'idealizzato" non corrisponde all'esecuzione corretta, ma quando si concretizza questa sovrapposizione, allora si passa ad un compito motorio successivo.
Il quinto aspetto coinvolge le Emozioni, è evidente che il movimento reale suscita emozioni elevate, ed è per questo che nella fase di concentrazioni devo sovraccaricare il pensato di emozioni, quindi chi conduce l'esperienza dovrà arricchirla di contenuti reali: pubblico, tensione, rumori, musica ecc ecc
L'ultimo aspetto è la prospettiva ovvero la sorgente da cui partono le immagini, quindi dall'esecutore  il ballerino "vede" il movimento, lo evoca, lo esegue, lo perfeziona.
Occorrerà esperienza per condurre una visualizzazione di questo genere, ed è compito degli specialisti del settore approfondirne la qualità e l'intensità. Ma nella sua praticità può dimostrarsi utile per tutti coloro che vogliono integrare e perfezionare la tecnica di esercizio.
E' bene quindi considerare questo protocollo quale allenamento "mentale di perfezionamento tecnico" e di adottarlo prima-durante-dopo la seduta di lezione dedicando a questo tempi di pratica differenziati.Maggiore sarà la pratica maggiore sarà l'esperienza del metodo, più elevati  saranno i benefici di apprendimento.

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