Il grado di incertezza è molto elevato, il lavoro del danzatore è vittima di una società che non ripaga adeguatamente con cura ed attenzione l'articolato mondo dell'arte in genere, della danza in particolare.
Però sono convinto che la forza di attenzione sia in crescita e come tale, tenda ad emancipare e potenziare il movimento globale della danza.
Alla base la volontà di affermazione dei ballerini, attraverso una cura estrema nella tecnica, nell'espressione e nella fisicità.
Quanto ancora occorre per solidificare questo è la volontà inesauribile da parte del singolo di rimanere saldo nella scelta operata, e di lavorare assiduamente, duramente e con massima dedizione per raggiungere il massimo della propria espressione tecnica, artistica, fisica....
Al primo posto lo stile di vita, nessun cedimento e una dura lotta contro il fumo.
Una cura del corpo, inteso come strumento di lavoro, da accudire, da stimolare e da portare al livello di rendimento più elevato con allenamenti di prevenzione, di forza, potenza, resistenza organica e muscolare, di allungamento...
Una alimentazione curata nel dettaglio, in grado di far recuperare le energie rapidamente, di potenziare i siti energetici e di contribuire al mantenimento della giusta forma.
Un assetto mentale sempre positivo e stimolato costantemente perchè contribuisca a cogliere ogni opportunità come elemento di crescita, di far fronte ai momenti più duri con caparbietà e volontà di successo qualunque cosa accada.
Porre al centro sé stessi, una forma sana di egoismo, o egocentrismo, vivendo intensamente progredendo senza sosta......ricordandosi dell'essenza: NO PAIN NO GAIN.
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