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venerdì 14 febbraio 2020

considerations from a Matthew Wyon study."useful strength" for dance conditioning?



https://www.researchgate.net/publication/44392574_Muscular_Strength_Applications_for_Dancers

"Muscle fibers can generally be divided into slow and fast twitch according to their contraction speed. Even though an individual normally has the same ratio of slow/fast muscle fibers throughout his or her body, the lower-limb muscles are predominantly designed to provide the maximum dynamic output in rapid movements (e.g., jumping)."



Lo studio condotto da Matthew Wyon sulla forza applicata alla danza, fa emergere alcune importanti considerazioni, la prima della quale è il livello necessario di forza per danzare, ovvero la "forza utile".
I programmi di allenamento svolti per incrementare la forza utile alla danza, dovranno essere suddivisi per capacità e abilità.
Alla voce capacità:
1) forza
2) resistenza muscolare
3) potenza muscolare
4) flessibilità
5) resistenza cardiorespiratoria
alla voce abilità:
1) agilità, destrezza.
2) equilibrio
3) coordinazione
Nel progetto di un "dance conditioning workout", potranno coesistere tutti gli elementi qui sopra oppure solo alcuni, restringendo così il focus operativo. Tale scelta si renderà necessaria a seconda del periodo di preparazione, della condizione di forma del ballerino, delle esigenze individuali legate al ruolo coreografico.
In una preparazione di atletismo generico, non solo quindi orientato alla danza, la forza rappresenta la base da cui partirà ogni stimolo allenante, senza una certa dose di forza non saremmo in grado di correre, di saltare, di lanciare un peso, di nuotare, di danzare ecc ecc.
Ogni movimento necessita di un livello adeguato di forza, di una Forza Utile corrispondente al massimo rendimento muscolare ottenuto con un minore dispendio energetico.
Allenare la Forza Utile diviene prioritario nell'allenamento specifico della danza, ogni movimento eseguito nella sala danza rappresenta una espressione variabile di forza.
Come ho detto sopra e come riportato da Wyon, ogni movimento di forza si esprime in un tempo più o meno esteso, in questo caso cambia anche l'intensità di forza e il tempo di applicazione,  pensiamo ai grandi salti,  o al sollevamento della partner in un pas de deux .
Ripetere quindi giornalmente la lezione , soddisfa due presupposti:
1) l'affinamento della tecnica
2) l'aumento della forza
Oggi però, grazie alla comparazione delle informazioni scientifiche, possiamo preparare il ballerino extra-danza,  con adeguati sistemi personalizzati in grado di potenziare la Forza Utile.
Questo espediente consentirà di accelerare i processi di apprendimento tecnico e la maggior forza conseguita, maturerà nel ballerino una più ampia autostima.
Così la personalizzazione delle tabelle di allenamento extra-danza deve essere perfettamente adeguata alla persona e rispondente alle esigenze specifiche della sua abilità, del suo ruolo nel balletto, della sua condizione fisica attuale, degli eventuali infortuni pregressi.
Naturalmente nello studio di Wyon si comprende l'esigenza di partire sempre dall'analisi dei bisogni, ovvero valutando le esigenze condizionali e fisiologiche della danza e valutando la condizione psico-fisica del ballerino.

references:
https://www.iadms.org/general/custom.asp?page=303




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